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Roccacinema

Lagodarte realizza, all'inizio degli anni '90, la prima ed unica arena estiva del Trasimeno, allestita nel magnifico scenario della Rocca Medievale di Castiglione del Lago. Roccacinema, con oltre sessanta spettacoli in programma, costituisce uno degli eventi della stagione estiva per l'intera area.

Roccacinema 2015

APERTURA BOTTEGHINO E SNACK BAR: ore 21.00

Inizio proiezioni: ore 21.30

INGRESSI: Interi € 6.00 - ridotti € 5.00 (under 12, over 65, associazioni castiglionesi, soci coop Centro Italia)

Carnet con ingressi scontati:
5 ingressi € 25.00
10 ingressi € 45.00

TESSERA FEDELTA' (ogni 6 film il settimo in omaggio)

ARENA DEI BAMBINI - Piazzetta del Cinema Ingresso unico € 5.00

Tickets Films in English: Single tickets € 7.00 - Reduced € 5.00 (under 12)

 

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Infoline 075951099 - segreteria telefonica 0759653152
email: roccacinema@cinemacaporali.it

 

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Roccacinema 2015

giovedì 23 luglio ore 21.30

Sala: Roccacinema

Titolo film: LA FAMIGLIA BELIER

Regia: Eric Lartigau.

Cast: Karin Viard, François Damiens, Eric Elmosnino, Louane Emera, Roxane Duran.

Genere: Commedia

Anno: 2014

Durata: 100'

Roccacinema 2015

Brillante commedia francese supportata da una sceneggiatura solida, che mescola con perfetta misura umorismo, lacrime, disfunzioni, pregiudizi e canzoni

Recensione/Trama:

Paula Bélier ha sedici anni e da altrettanti è interprete e voce della sua famiglia. Perché i Bélier, agricoltori della Normandia, sono sordi. Paula, che intende e parla, è il loro ponte col mondo: il medico, il veterinario, il sindaco e i clienti che al mercato acquistano i formaggi prodotti dalla loro azienda. Paula, divisa tra lavoro e liceo, scopre a scuola di avere una voce per andare lontano. Incoraggiata dal suo professore di musica, si iscrive al concorso canoro indetto da Radio France a Parigi. Indecisa sul da farsi, restare con la sua famiglia o seguire la sua vocazione, Paula cerca in segreto un compromesso impossibile. Ma con un talento esagerato e una famiglia (ir)ragionevole niente è davvero perduto.

Campione di incassi in Francia e nella stagione appena passata, La famiglia Bélier è una commedia popolare che aggiorna con note e sorrisi il vecchio tema dell'adolescente alla ricerca di un'identità stabile. Sospeso tra focolare e autonomia, il nuovo film di Éric Lartigau 'riorganizza' una famiglia esuberante intorno a un'età per sua natura fragile e scostante. A incarnarla è il volto pieno e acerbo di Louane Emera, ex concorrente dell'edizione francese di The Voice, che presta voce e immediatezza a un personaggio in cerca di un posto nel mondo. Se comicità e crisi si accomodano tra la rappresentazione genitoriale del futuro filiale e la tensione allo svincolo della prole, i personaggi vivono situazioni esilaranti, annullano lo scarto con l'amore e spiccano il salto verso una condizione nuova. Appoggiato su una sceneggiatura solida, che mescola con perfetta misura umorismo, lacrime, disfunzioni, pregiudizi e canzoni, La famiglia Bélier svolge una storia ben ordita in cui ciascun personaggio gioca la sua parte con effetto e sincerità, senza mai sconfinare nel pathos. Precipitando lo spettatore nel mondo 'smorzato' dei malentendants, Lartigau elude lo sguardo (fastidioso) dei 'normali' sui disabili, mettendo in scena una famiglia che quella difficoltà ha imparato a gestirla, intorno a quella difficoltà è cresciuta e su quella difficoltà si è impratichita, sentendo ogni movimento della vita. La famiglia Bélier non emoziona perché è differente ma al contrario perché è universale, si agita, si rimprovera e fa pace come tutte le famiglie del mondo. Chiusi nella sordità e in una bolla di sicurezza familiare, i Bélier si fanno sentire forte e chiaro attraverso la voce limpida di Paula e attraverso il linguaggio marcato dei segni. Linguaggio che regista e attori dimostrano di saper adottare con sensibilità dentro un film good movie alla francese, che 'canta' Michel Sardou. Celebre chanteur parigino, ammirato dal professore appassionato e coinvolto di Éric Elmosnino, Sardou è il tappeto musicale che 'accompagna' il ritratto di una famiglia in un interno domestico e in un esterno bucolico, lontano dalle città e dentro una Francia atemporale e irriducibile, che alla techno preferisce la chanson française, al formaggio di soia quello a latte crudo, alle hall degli aeroporti le piazze di paese. Per preservare 'quella Francia' i Bélier sono addirittura disposti a scendere politicamente in campo e a battersi 'a gran voce'. In tempi di crisi, la commedia di Lartigau ripara nei valori di cui Paula è in fondo portatrice sana. Perché il suo distacco dalle 'origini' è solo fisico, mai totale e lirico come le parole 'segnate' di Sardou ("Je vole"). Parafrasando la canzone, Paula "non fugge, lei vola" verso spazi e tempi di prova in cui prepararsi alla vita. Dentro una moltitudine di diversità Éric Lartigau pesca quella irresoluta dell'adolescenza e di un'adolescente che deve apprendere un 'linguaggio' nuovo ed evidentemente altro e incoerente rispetto a quello familiare. Ispirato al libro di Véronique Poulain ("Les Mots qu'on ne me dit pas"), La famiglia Bélier è abitato da un cast irresistibile, condotto da François Damiens e Karin Viard, genitori affatto 'sordi' a la maladie d'amour e a quel fiume di note impetuose che cercano una melodia. Una melodia che Paula legittima adesso con la sua voce (e le sue mani).


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